(UMDI - UNMONDODITALIANI) Pinar Selek, vittima di un processo persecutorio da parte delle autorità turche, continua imperterrita la sua battaglia femminista ed antimilitarista. Di recente la riapertura del processo a suo carico, Pinar continua a lottare contro l’oppressione e la violenza dello Stato Turco e a dare la sua solidarietà a tutte le lotte per la libertà. Vittima di un processo di kafkiana memoria, tra rinvii, false testimonianze, prove create ad arte, articoli diffamatori dei media, intimidazioni, assoluzioni ed appelli alla Corte di Cassazione, il 22
Novembre 2012 sempre la 12° sezione del Tribunale penale speciale di Istanbul prende la decisione scandalosa di annullare l’assoluzione che essa stessa aveva pronunciato il 9 febbraio 2011 rinviando a processo Pinar! Nell’udienza dello scorso 13 dicembre il collegio di avvocati internazionali che difende Pinar ha chiesto la ricusazione di questa sentenza scandalosa, e nonostante la determinazione della12° sezione a voler concludere il processo in giornata, hanno ottenuto un rinvio per impugnare il rigetto della domanda. 
Divenuta un bersaglio a causa della sua ricerca sociologica condotta nel 1996, relativa alle condizioni del conflitto armato tra la Turchia e il Kurdistan ed alle possibilità di riconciliazione, Pinar fu condotta in detenzione preventiva. Venne sequestrata e pesantemente torturata affinchè facesse i nomi delle persone curde che aveva intervistato. Pinar si è sempre rifiutata di riferire le sue fonti alle autorità: di qui l’arresto.
Mentre era già in carcere, il suo nome è stato collegato ad una esplosione avvenuta nel Bazar delle spezie di Istanbul e lei è accusata di aver preso parte a questa presunta cospirazione contro il governo. La prossima udienza sarà il 24 gennaio alle ore 10.
*Avv. Anna Maria Marinelli, penalista e civilista, specializzato in diritto di famiglia e minorile, Responsabile Associazione Donne per la Sicurezza onlus Puglia
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